La SICUREZZA ALIMENTARE risponde all’obiettivo primario delle programmazioni sanitarie nazionali e regionali, in armonia con la politica dell’Unione Europea, e prevede l’utilizzo della «valutazione del rischio» come strumento per garantire la salubrità degli alimenti. Il controllo delle filiere alimentari si concretizza sia a supporto dell’attività pianificata dagli organi del SSN che, nell’ambito dell’attività di autocontrollo, sia a supporto degli operatori economici delle produzioni primarie e della trasformazione. Le tipologie analitiche interessano i settori della microbiologia, della chimica, fisica, merceologia e della biologia molecolare e le principali attività riguardano:
- il controllo igienico sanitario e merceologico del latte;
- il controllo microbiologico, virologico e parassitologico degli alimenti sia di origine animale che vegetale;
- il controllo degli OGM;
- il controllo delle TSE;
- il controllo dei materiali a contatto con gli alimenti;
- l’analisi chimico e merceologico di alimenti di origine animale e alimenti ad uso zootecnico al fine di determinarne la composizione e l’eventuale presenza di farmaci pesticidi, contaminanti ambientali, additivi e conservanti;
- il controllo degli allergeni e fattori di intolleranza;
- l’identificazione di specie;
- l’esecuzione di challenge test, prove di shelf life, test di validazione di trattamenti termici o di altre fasi di processo che possono costituire un fattore di sicurezza per gli alimenti
- l’applicazione della microbiologia predittiva;
- le attività di tipizzazione molecolare degli isolati per finalità epidemiologiche in caso di MTA.