Biotecnologie

Le biotecnologie, intese nel significato più ampio del termine, possono essere definite come “ogni tecnologia che utilizza organismi viventi quali batteri, lieviti o loro componenti al fine di ottenete prodotti o servizi”.

Una definizione così generale includerebbe ovviamente anche tecnologie produttive utilizzate da millenni quali l’agricoltura, la zootecnia, lo sfruttamento delle attività fermentative dei microrganismi; queste ultime vengono distinte e indicate come “biotecnologie tradizionali” per differenziarle da quelle definite “biotecnologie innovative”.

L’Istituto, che da sempre svolge attività nel settore delle biotecnologie ha attivato nel 1987 il Dipartimento di Ricerca che opera, tra l’altro, anche nell’ambito della ricerca e dell’applicazione delle biotecnologie innovative:

  • l’ingegneria genetica (tecniche del DNA ricombinante) applicata alla produzione, da parte di microrganismi modificati, di vaccini e reagenti diagnostici;
  • la tecnica degli ibridomi per produrre anticorpi monoclonali con finalità diagnostiche e tecnologiche.
     

L’attività nel settore biotecnologico si esplica anche nella messa a punto e nell’esecuzione di test diagnostici, basati sia sull’identificazione degli acidi nucleici (PCR, Microarrays), che sull’identificazione degli antigeni e/o degli anticorpi (metodi ELISA allestiti con anticorpi monoclonali) specifici dei vari microrganismi.

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