L’organizzazione funzionale del CERVES e le attività, distribuite nei vari settori, sono illustrate nel presente documento
Attività di laboratorio
DIAGNOSTICA AFTA. Come in tutti gli stati membri della UE esenti dalla malattia, anche in Italia la sorveglianza epizootica è basata esclusivamente sulla segnalazione e follow-up di forme cliniche sospette. Pertanto, non essendo in atto un programma di monitoraggio attivo, l’attività analitica nazionale è limitata alla gestione di rarissimi sospetti clinici. Diversamente, essendo il Centro connesso al Laboratorio di Referenza WOAH/FAO per afta, un volume significativo di attività diagnostica è regolarmente svolto come cooperazione internazionale/collaborazione a supporto di paesi endemici.
DIAGNOSTICA MALATTIA VESCICOLARE DEL SUINO (MVS). La malattia è stata oggetto di un piano di eradicazione e sorveglianza a partire dal 1995. Dopo l’ultimo caso, registrato nel 2015, a febbraio del 2019 l’Italia ha ottenuto il riconoscimento di Stato membro ufficialmente indenne per MVS da parte dell’Unione Europea. Nei 5 anni seguenti non è stata rilevata nessuna circolazione virale, pertanto con l’entrata in vigore nel 2021 del regolamento (UE) 2016/429, la malattia non è stata inserita tra le malattie elencate e l’attività di sorveglianza viene effettuata solo per gli stabilimenti all’interno del circuito export. Le analisi sierologiche sono svolte presso gli IIZZSS territorialmente competenti, utilizzando per lo screening il test di riferimento WOAH (reazione ELISA competitiva basata sull’anticorpo monoclonale 5B7), sviluppato e distribuito dal CERVES.
Diagnostica Encefalomiocardite virale (EMC): la ricerca virale è effettuata su campioni sospetti con test di screening Real Time RT-PCR. Alcuni campioni positivi vengono successivamente sottoposti al test di isolamento virale. I risultati diagnostici evidenziano l’endemicità dell’infezione nella specie suina nell’area geografica di competenza. Il riscontro di sieropositività per EMCV, dimostrata con test ELISA in-house, sia in allevamenti suini che in cinghiali da prelievo venatorio, conferma circolazione del cardiovirus, anche in forma subclinica, sia nelle specie domestiche che selvatiche.
Sono riportati successivamente estratti delle relazioni tecniche annuali che descrivono per ogni anno il volume dell’attività analitica effettuata.