Dal 14 al 16 febbraio 2016 negli Emirati Arabi Uniti, si è svolto un incontro internazionale sulle patologie dei camelidi, a cui l’IZSLER ha apportato un importante, fattivo, contributo.
Negli ultimi anni si è registrato un sempre maggiore interesse nelle ricerche sull’eziologia e la patologia delle malattie dei camelidi, ma pochi studi si sono concentrati sul loro controllo.
I dati raccolti evidenziano come i camelidi siano suscettibili a numerosi agenti patogeni e siano inoltre coinvolti nella trasmissione di molte patologie transfrontaliere come Bluetongue, PPR, Rift Valley e West Nile Fever.
Inoltre la maggior parte delle tecniche di laboratorio utilizzate per la diagnosi di malattie dei camelidi non sono validate e non sono disponibili specifici protocolli di vaccinazione contro patologie di interesse economico.
Considerando l’importanza dei camelidi in vaste aree geografiche e la mancanza di conoscenze riguardanti le loro patologie, l’OIE ha attivato un Gruppo ad hoc, con lo scopo di migliorare la capacità diagnostica e di chiarire il ruolo di alcuni patogeni nella epidemiologia e nella patogenesi delle malattie dei camelidi.
L’incontro che si è svolto in questi giorni ad Abu Dhabi, ha posto le basi per la creazione di un network di sorveglianza e studio delle patologie dei camelidi in 9 paesi del Medio Oriente.
Il meeting, organizzato con il patrocinio del Global Framework for the progressive control of Trasboundary Animal Diseaes (GF-TADs) e con il generoso contributo dell’Autorità di Controllo Alimentare di Abu Dhabi (ADFCA), si è inoltre concentrato sull’epidemiologia e la trasmissione delle patologie dei dromedari.
L’IZSLER, per voce del Direttore Sanitario dr. Giorgio Varisco e del dr. Cesare Berneri, ha contribuito attivamente, portando la propria esperienza di misure di biosicurezza per il controllo delle malattie e di criteri per la produzione di vaccini.