E’ noto che il virus A/H1N1 responsabile della nascente pandemia influenzale sia il risultato di una serie di eventi di ricombinazione fra stipiti influenzali, alcuni dei quali di origine suina e aviare.
Ad oggi, in presenza di un elevato numero di casi umani in tutto il mondo si sono altresì registrati alcuni episodi in specie allevate (suini e tacchini).
Recenti segnalazioni sembrerebbero infatti dimostrare, come già avvenuto in precedenza per la specie suina, la capacità del virus A/H1N1 di trasmettersi ad altre specie animali, in particolare al tacchino (ma non al pollo almeno su base sperimentale).
In tutti questi casi registrati in suini in Canada, Australia e Argentina e più recentemente nei tacchini in Cile il passaggio del virus H1N1 agli animali è avvenuto a seguito di contatti con personale addetto infetto e non a seguito di trasmissione tra animali.
Al fine di prevenire l’eventuale circolazione di un virus influenzale in popolazioni animali potenzialmente recettive che potrebbero dare origine a mutazioni virali con possibili rischi sia per la salute umana che animale, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha emanato una nota (vedi allegato) relativa alle norme di comportamento e di azione specifiche da attuare oltre alle misure previste dalle vigenti normative di polizia veterinaria in materia di biosicurezza, per ridurre il rischio di introduzione negli allevamenti del virus H1N1 da parte del personale addetto alla cura degli animali.