Dall’Italia alla Mongolia a caccia di virus e non solo
A maggio 2022, una spedizione scientifica di 25 giorni organizzata dall’Università di Firenze, in Italia, porterà un gruppo di 14 scienziati e 3 persone di supporto in una delle regioni più remote e meno densamente popolate del pianeta: il Deserto del Gobi in Mongolia.
La missione del gruppo sarà quella di esplorare la biodiversità faunistica e microbica del Grande Gobi, un santuario naturale che conserva molte specie di notevole valore conservativo come lo straordinariamente raro orso del Gobi.
In collaborazione tra l’Università Nazionale della Mongolia, l’Università di Verona, ISPRA (Istituto Italiano per la Protezione e la Ricerca Ambientale), IZSLER (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna) e l’Università di Firenze, la missione sarà incentrata sul ricerca di piccoli mammiferi come criceti, gerbilli e chirotteri, al fine di completare una checklist della fauna dei mammiferi del Grande Gobi A.
Gli animali saranno studiati non solo da un punto di vista sistematico e di conservazione ma anche da un punto di vista epidemiologico attraverso l’analisi del loro microbioma (batteri e virus). Questi studi possono portare a una migliore comprensione delle comunità microbiche e quindi fornire strumenti per potenziali cure, vaccini e anticipazione di nuove malattie.
Alcuni dei campioni raccolti saranno sequenziati in loco attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia, in un laboratorio di biologia molecolare completamente portatile. La tecnica del barcoding del DNA/RNA sarà utilizzata anche per identificare i virus e altri agenti patogeni legati ai mammiferi in aree remote e isolate.
Il gruppo sarà multidisciplinare e coinvolgerà scienziati specializzati nell’identificazione e cattura di piccoli mammiferi e chirotteri, microbiologi genetisti e botanici. L’esperienza e la logistica locali saranno fornite dalla ONG locale Green Initiative che si concentra sulla conservazione dei vertebrati in Mongolia. La copertura mediatica della spedizione sarà assicurata da un fotografo/videografo specializzato in scienze e spedizioni e le immagini appariranno sui social network (@GGE2022), sui supporti di comunicazione istituzionale, sulla stampa in generale, ecc.
I campioni andranno ad arricchire le collezioni del Museo, e tutti i dati scientifici raccolti durante la spedizione verranno successivamente pubblicati nelle apposite riviste scientifiche.
IZSLER parteciperà attraverso il laboratorio di virologia esaminando campioni specifici inviati per la ricerca di nuovi virus.