Consumo di antibiotici e antimicrobico resistenza nei Report EFSA e di altre agenzie europee
La resistenza dei batteri Salmonella e Campylobacter agli antimicrobici comunemente usati continua a essere osservata frequentemente negli esseri umani e negli animali. Tuttavia, la resistenza combinata agli antimicrobici di importanza critica per l’uomo rimane molto bassa.
La resistenza antimicrobica rimane un grave problema di salute pubblica che deve essere affrontato su vari fronti e da diversi attori.
I dati sul tasso di sensibilità completa e sulla prevalenza di E. coli produttore di ESBL/AmpC mostrano che si è verificato un miglioramento nella riduzione della resistenza antimicrobica negli animali destinati alla produzione alimentare.
Il report di EFSA : Resistenza antimicrobica dei batteri zoonotici e indicatori provenienti da esseri umani, animali e alimenti nel 2021-2022 che contiene i risultati della ricerca è accompagnato dal relativo comunicato “Sono necessari sforzi continui per combattere la resistenza antimicrobica (AMR) negli esseri umani e negli animali”.
I risultati dell’analisi presente nel report sono fruibili attraverso uno specifico strumento di visualizzazione messo a disposizione dell’Autorità e consultabile attraverso il seguente link: Antimicrobial resistance in Europe (europa.eu)
Il report Di EFSA è stato preceduto dalla pubblicazione, il 24 febbraio u.s., del 4° report inter-agenzia EFSA/EMA/ECDC relativo all’analisi integrata tra il consumo di antibiotici negli animali e nell’uomo e relativo sviluppo di resistenza antimicrobica (JIACRA IV –2019–2021).
Dall’analisi effettuata dalle tre agenzie è emerso che i batteri del genere E. coli sia negli animali che negli esseri umani stanno diventando meno resistenti agli antibiotici grazie alla riduzione del loro consumo complessivo. Ciò dimostra che le tendenze preoccupanti riguardanti la resistenza agli antibiotici possono essere invertite con le opportune misure e politiche.(Vedi Sommario)