Aumento della circolazione di influenza aviaria nei selvatici
Nelle scorse settimane i rilevamenti dei casi di virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) negli uccelli selvatici in Europa sono aumentati, anche se l’incremento è iniziato più tardi rispetto agli anni precedenti. Ciò è probabilmente dovuto a un ritardo nella migrazione autunnale di diverse specie di uccelli acquatici. Con l’aumento della circolazione del virus tra gli uccelli selvatici durante il periodo invernale, aumenta anche il rischio di focolai negli allevamenti avicoli.
Il rapporto trimestrale pubblicato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), congiuntamente al Centro europeo per la prevenzione e controllo delle malattie (ECDC) e al Laboratorio di riferimento dell’UE (EURL) ha rilevato 7 nuove varianti e riscontrato virus aviari nei mammiferi e uccelli dell’Antartide.
L’ECDC ha stimato che il rischio di infezione da virus HPAI in Europa resta basso per la popolazione in generale e risultato da basso a moderato per le persone esposte professionalmente o in altro modo a uccelli o mammiferi infetti (selvatici o domestici). L’EFSA ha inoltre pubblicato un invito a istituire una rete di sorveglianza attiva per l’HPAI in tutta Europa.