Acquacoltura, Premiata la ricerca IZSLER
Premiato al XXVIII congresso nazionale SIPI (Società Italiana di Patologia Ittica) tenutosi a Cesenatico il 26-28 giugno, (2° classificato) il poster avente come titolo “CARATTERIZZAZIONE GENETICA DEI CEPPI DI LACTOCCUS GARVIEAE ISOLATI IN EPISODI DI MORTALITÀ NELL’ACQUACOLTURA ITALIANA”. Il poster presenta le attività di ricerca frutto di una proficua collaborazione tra il laboratorio di Ittiopatologia dell’IZSLER, dell’ IZS Lazio e Toscana di Pisa, Tecnologie biologiche applicate e di liberi professionisti del settore.
Lactococcus garvieae è un cocco Gram positivo in grado causare forme setticemiche in un’ampia gamma di pesci d’allevamento e selvatici, sia in ambienti di acqua dolce che salata, soprattutto quando la temperatura dell’acqua supera i 15 °C. L’elenco delle specie colpite è in continua espansione e comprende anche invertebrati, come i crostacei d’acqua dolce, cefalopodi e mammiferi come i delfini, i bovini, i bufali, i suini e gli esseri umani (zoonosi minore). L’agente ha inoltre mostrato la capacità di adattarsi a condizioni diverse ed evolversi nel tempo con diversi sierotipi e genotipi. La crescente varietà di ospiti ha portato a considerare L. garvieae un patogeno opportunistico emergente. In Italia, l’infezione da L. garvieae riveste un ruolo storicamente importante soprattutto nell’allevamento della trota iridea sin dagli anni 90’, essendo responsabile di elevate mortalità nel periodo estivo, mentre in altre specie come il salmerino è stata segnalata solo sporadicamente. Tuttavia, la recente segnalazione dell’infezione da L. garvieae nel branzino sul territorio nazionale ha destato preoccupazione, rendendo necessario uno studio approfondito sui ceppi circolanti, possibile solo attraverso la loro caratterizzazione genetica.
Il presente lavoro evidenzia l’uniformità genetica dei ceppi isolati dalla trota rispetto ai più recenti provenienti dai branzini che ne risultano nettamente differenziabili. E’ stato inoltre identificato uno streptococco atipico (L. cremoris) il cui significato è da approfondire. L’approccio molecolare rappresenta quindi uno strumento utile nell’epidemiologia degli agenti infettivi e quindi nella conseguente selezione delle più adeguate misure preventive, come la vaccinazione e la biosicurezza, da applicare in acquacoltura, considerando anche gli effetti limitati degli antimicrobici.