Rete Città sane, un progetto per prevenire le malattie da vettori
A fronte della crescente importanza, in particolare negli ultimi anni, della diffusione delle infezioni/malattie trasmesse da vettori e del loro impatto sulla salute di uomini e animali e relative attività economiche si rende necessario predisporre azioni più incisive di prevenzione e controllo dei vettori, che vanno dalle misure di prevenzione alla sorveglianza e monitoraggio alla lotta larvicida e adulticida e comprendono anche attività di corretta gestione ambientale del territorio.
Stante la complessità di questi interventi e la molteplicità degli attori coinvolti, le autorità regionali incaricate della prevenzione di queste malattie trovano un alleato nella Rete italiana Città Sane OMS, come indicato nello specifico Progetto finanziato nel 2019 dal Ministero della salute-CCM.
Tra gli obiettivi del progetto, grazie anche al supporto della Rete Italiana Città sane OMS, vi è il miglioramento delle capacità dei Comuni di fronteggiare tali problematiche. Questo si realizza a partire da un corso che si propone di formare operatori delle amministrazioni comunali sia sugli aspetti sanitari che amministrativi, utili a fronteggiare la diffusione delle infezioni trasmesse da artropodi, in una ottica pragmatica e operativa coerente con le direttive regionali e del Ministero della Salute, con il supporto di tecnici dell’Istituto Superiore di Sanità e sfruttando le esperienze pregresse delle Regioni partecipanti e degli Istituti Zooprofilattici competenti per territorio.
Nel 2022 si realizza la seconda edizione del corso che prevede 3 moduli di lezioni frontali on line ed uno facoltativo di esercitazione sul campo. Il corso è rivolto al personale tecnico o amministrativo coinvolto nella progettazione e organizzazione dei servizi di disinfestazione; primariamente possono partecipare operatori dei Comuni della Rete Italiana Città sane OMS, ma i posti rimasti liberi saranno disponibili per i Comuni non aderenti alla rete.
Il progetto CCM già citato, nell’intento di migliorare la capacità a livello locale e regionale di gestire il rischio arbovirosi, prevede, oltre alle due edizioni del corso, anche altre attività: acquisizione dati sulla presenza, distribuzione e dinamica stagionale dei vettori (zanzare); applicazione pilota di attività innovative di lotta integrata e/o biologica alle zanzare; sistematizzazione dei dati disponibili sui flebotomi (casi di malattie trasmesse da questi insetti, analisi dei dati e superamento delle carenze conoscitive); stesura di piani di gestione dei vettori in Comuni individuati nella Rete Città Sane OMS. Al fine di disseminare i risultati del progetto sono previste, varie iniziative di divulgazione, tra cui un evento finale (convegno) in cui dare evidenza ai risultati raggiunti e alle sfide ancora aperte.
Il Servizio Prevenzione collettiva e Sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna con IZSLER sono capofila del progetto a cui partecipano come partner: la Direzione Prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria del Veneto; l’IZS delle Venezie, l’INMI L. Spallanzani di Roma, l’IZS Lazio e Toscana, l’IZS Sardegna, il Reparto di Malattie Trasmesse da Vettori del Dipartimento di Malattie Infettive ISS e ovviamente la Rete Italiana Città Sane OMS.