In questi giorni l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna giunge al milionesimo tampone esaminato per virus Sars Cov 2. Un percorso di 16 mesi che sembra iniziato ieri in un altro mondo, in un altro tempo.
All’inizio della pandemia, quando le zone più colpite sono state quelle di Bergamo e Brescia, l’urgenza di effettuare tamponi per diagnosi di Covid -19 in quantità elevatissime ha subito determinato la piena disponibilità di IZSLER, direzione e tecnici, di contribuire con le proprie competenze e risorse a sostenere l’impatto del grandissimo numero di tamponi da esaminare.
Ma da dove viene l’idea che un Istituto di veterinaria, esperto di malattie animali, benessere e sicurezza alimentare abbia la possibilità di svolgere questa attività? Forse qualcuno se lo è chiesto. La risposta sta proprio nella competenza specifica e nella specializzazione del personale nel trattare virus di ogni tipo dal rilevamento del DNA/RNA per determinare la positività alla genotipizzazione per determinare le varianti, nella qualità delle attrezzature e nella disponibilità di ambienti idonei a trattare patogeni ad alto rischio (ambienti con livello di biosicurezza 3).
Analizzare campioni umani è stato per IZSLER, sostanzialmente un cambio di matrice, ma ha permesso di vedere il proprio lavoro avere un impatto sulla salute pubblica ancora più diretto di quello, già significativo in ottica “One Health”, sui virus degli animali. Per tutti è stato spontaneo il desiderio di “dare una mano”, mettersi a disposizione. Nella seconda metà del 2020, quando erano stati eseguiti oltre 500.000 tamponi naso faringei le varianti del virus sono diventate il nuovo punto critico. Variante Inglese, Brasiliana, Sud Africana e altre sono diventate elementi della nuova ondata e gli esami di laboratorio sono diventati più specialistici e i campioni da esaminare sempre di più.
Il laboratorio di Brescia ha iniziato così l’attività di genotipizzazione delle varianti, accompagnato dal laboratorio AREG presso la Sede Territoriale IZSLER di Parma, anch’esso specializzato in epidemiologia molecolare.
In sedici mesi circa IZSLER è arrivato al milionesimo campione processato e non si ferma.