L’anno nuovo porterà l’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna “Bruno Ubertini” alla considerevole età di cento anni.
L’intuizione del prof. P.Stazzi di Milano di creare una “Stazione sperimentale delle malattie infettive del bestiame” trovò la sua piena realizzazione con le capacità e l’intraprendenza del Prof. B.Ubertini che a Brescia seppe convogliare gli interesse degli allevatori, delle banche e della veterinaria attorno ad un progetto che univa la diagnostica e le cure delle malattie degli animali alla produzione di prodotti per la prevenzione (profilassi) delle malattie stesse. L’integrazione con il controllo delle carni e di altri alimenti completava infine un insieme di contributi immediati e significativi alla salute dell’uomo per le malattie che possono derivare dagli animali e dai loro prodotti.
La Stazione di Brescia divenne nel giro di 20 anni circa “l’Istituto Zooprofilattico delle provincie lombarde” (1947) e quindi con l’ingresso delle sedi emiliane (1959) l’“Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna – Bruno Ubertini”(IZSLER), integrando più recentemente il nome il fondatore.
Gli strumenti principali che hanno permesso la crescita e lo sviluppo di IZSLER sono stati gli interventi e i prodotti per la profilassi delle malattie degli animali, cioè sostanzialmente l’attività diagnostica e i vaccini, che hanno portato prima al controllo e poi alla scomparsa (eradicazione) di molte malattie dal territorio, e le analisi sulla salubrità degli alimenti elementi essenziali per la salute e il benessere degli animali e dell’uomo.
Oggi le attività principali di IZSLER sono rivolte in altre direzioni: la prevenzione delle malattie si è spostata più a monte verso la diagnosi precoce, verso la ricerca e lo studio delle modalità di diffusione dei patogeni, la gestione dei rischi che riguardano le malattie e le intossicazioni da alimenti, sempre più in collaborazione con la medicina umana al servizio della salute pubblica.
Le competenze dei ricercatori e dei tecnici sono state più volte messe a disposizione della salute dell’uomo, come allo scoppio della BSE (Malattia della mucca pazza) approntando laboratori diagnostici in pochi giorni e anche nella attuale pandemia, facendo diventare IZLER, nei tre centri presenti nelle due regioni, un punto di supporto importante per le attività diagnostiche sui tamponi umani per il coronavirus.
La competenza, lo spirito di servizio, la prontezza nel rispondere ad eventi calamitosi nella sanità sono stati gli elementi determinanti del passato e sono ancora le chiavi per l’IZSLER del futuro.
Buon compleanno IZSLER!