Il Laboratorio Biomasse e Biotecnologie per l’Energia dell’ENEA ha avviato una sperimentazione mirata a caratterizzare un processo di bioconversione di fanghi di depurazione di acque reflue urbane mediata dal H. illucens Le larve di Hermetia illucens negli ultimi anni sono state oggetto di numerosi studi data la loro possibilità di poter essere utilizzate sia come mangime per pollame e pesce sia per la produzione di biodiesel e peptidi antibatterici. IZSLER partecipa al progetto con le attività della Sezione di Reggio-Emilia da tempo specializzata in tutte le attività e ricerche che riguardano gli insetti.
Gli insetti allevati in EU per la produzione di alimenti, mangimi (o altri utilizzi) sono a tutti gli effetti “animali allevati” (Reg. CE 1069/2009), anche per gli insetti devono valere i requisiti generali in materia di igiene degli alimenti e sanità animale (Pacchetto igiene Reg. CE 178/2002 e 183/2005, igiene degli alimenti e dei mangimi). Per questo, certamente, per la produzione di alimenti e mangimi a base di farine di insetti, questi devono essere allevati su substrati alimentari rispondenti ai requisiti di qualità e sicurezza definiti nella direttiva 2002/32/EC (sostanze indesiderabili nell’alimentazione degli animali).
Va tuttavia considerato che, negli ultimi 5 anni l’attenzione della comunità scientifica per H. illucens si è ulteriormente ampliata, spostando l’attenzione della ricerca al settore della bioconversione. In questo contesto le larve vengono allevate allo scopo di ottimizzare la gestione di varie tipologie di rifiuto, migliorandone la qualità e riducendone la quantità. Diversi sono i motivi di questo interesse, primo fra tutti l’estrema voracità delle larve di questa specie che gli permette di consumare una vasta gamma di rifiuti organici, tra cui rifiuti alimentari, rifiuti organici urbani e letame animale. Tuttavia, la maggior parte delle ricerche sulla bioconversione dei rifiuti organici di H. illucens si basa su rifiuti alimentari, mentre assenti sono gli studi fatti sulla bioconversione dei fanghi di depurazione. Per tale motivo il nostro istituto ha formalizzato una collaborazione con il Laboratorio Biomasse e Biotecnologie per l’Energia dell’ENEA per una sperimentazione mirata a caratterizzare un processo di bioconversione di fanghi di depurazione di acque reflue urbane mediata dal H. illucens. Le prove prevedono analisi dei substrati e delle larve in pre e post conversione, allestendo un biosaggio con due tesi (substrati costituiti da fanghi al 75 e al 50 % in miscela con dieta artificiale specifica per l’insetto). Questo permetterà di valutare l’efficienza della bioconversione in termini di riduzione del substrato iniziale, diminuzione delle cariche di batteri patogeni e della concentrazione di metalli pesanti, nonché la produzione di biomassa di insetti, al fine di supportare scientificamente la possibilità di utilizzo di questa specie in un’ottica di gestione, riduzione ed economia circolare legata ai rifiuti.