La casa editrice Elsevier ha recentemente pubblicato il libro multi-autore “The innate immune response to non-infectious stressors: human and animal models”, curato da Massimo Amadori del Laboratorio di Immunologia Cellulare di IZSLER.
Il volume è disponibile in formato cartaceo ed anche online. E’ un¿opera tipicamente “One Health” che raccoglie contributi di ricerca sia in ambito umano che veterinario, incluse esperienze originali di membri della Rete Nazionale di Immunologia Veterinaria (Massimo Amadori, Erminio Trevisi, Livia Moscati, Nicola Lacetera, Elisabetta Razzuoli e Cinzia Zanotti).
Dettagli sull’opera possono inoltre essere trovati al sito: http://store.elsevier.com/product.jsp?isbn=9780128019689&_requestid=341670 .
Il libro sarà inoltre pubblicizzato in diversi convegni e congressi in Italia e all’estero.
Si terrà una Tavola Rotonda sul libro il 14 giugno p.v. alle 17,30 durante le sessioni scientifiche SisVet, a Palermo. Il concetto fondamentale al centro del libro è che i meccanismi di percezione, segnalazione e risposta del sistema immunitario innato sono assolutamente simili per gli stressori infettivi (agenti microbici) e per gli stressori non infettivi (fisico-chimici, endocrini, metabolici, psicotici), benché differentemente modulati. Sulla base di tale assunto, il sistema immunitario gioca un ruolo fondamentale nei processi di adattamento ambientale dell’uomo e degli animali nell’ambito di strategie complesse integrate a livello di organi ed apparati.
In un’ottica pienamente “One Health”, il libro include studi pre-clinici e clinici e punta a ricondurre patologie diverse e variegate nell’ambito di una cornice concettuale coerente. In particolare, il libro mira a delineare importanti ricadute traslazionali riferite a procedure già validate di diagnostica precoce, di predizione e di prognosi di diverse malattie, sulla base di parametri di immunità innata. Al tempo stesso, il libro indica con chiarezza la validità dei “Large Animal Models” quale frontiera innovativa per la ricerca biomedica, atta a superare la palese inadeguatezza dei modelli attuali forniti dai roditori di laboratorio. Sulla base di questi elementi, il libro può favorire la creazione di legami fruttuosi tra centri di ricerca clinica e pre-clinica, nonché avere un impatto positivo sullo sviluppo degli schemi diagnostici, profilattici e terapeutici per importanti malattie di interesse umano e veterinario.
Il volume è disponibile in formato cartaceo ed anche online. E’ un¿opera tipicamente “One Health” che raccoglie contributi di ricerca sia in ambito umano che veterinario, incluse esperienze originali di membri della Rete Nazionale di Immunologia Veterinaria (Massimo Amadori, Erminio Trevisi, Livia Moscati, Nicola Lacetera, Elisabetta Razzuoli e Cinzia Zanotti).
Dettagli sull’opera possono inoltre essere trovati al sito: http://store.elsevier.com/product.jsp?isbn=9780128019689&_requestid=341670 .
Il libro sarà inoltre pubblicizzato in diversi convegni e congressi in Italia e all’estero.
Si terrà una Tavola Rotonda sul libro il 14 giugno p.v. alle 17,30 durante le sessioni scientifiche SisVet, a Palermo. Il concetto fondamentale al centro del libro è che i meccanismi di percezione, segnalazione e risposta del sistema immunitario innato sono assolutamente simili per gli stressori infettivi (agenti microbici) e per gli stressori non infettivi (fisico-chimici, endocrini, metabolici, psicotici), benché differentemente modulati. Sulla base di tale assunto, il sistema immunitario gioca un ruolo fondamentale nei processi di adattamento ambientale dell’uomo e degli animali nell’ambito di strategie complesse integrate a livello di organi ed apparati.
In un’ottica pienamente “One Health”, il libro include studi pre-clinici e clinici e punta a ricondurre patologie diverse e variegate nell’ambito di una cornice concettuale coerente. In particolare, il libro mira a delineare importanti ricadute traslazionali riferite a procedure già validate di diagnostica precoce, di predizione e di prognosi di diverse malattie, sulla base di parametri di immunità innata. Al tempo stesso, il libro indica con chiarezza la validità dei “Large Animal Models” quale frontiera innovativa per la ricerca biomedica, atta a superare la palese inadeguatezza dei modelli attuali forniti dai roditori di laboratorio. Sulla base di questi elementi, il libro può favorire la creazione di legami fruttuosi tra centri di ricerca clinica e pre-clinica, nonché avere un impatto positivo sullo sviluppo degli schemi diagnostici, profilattici e terapeutici per importanti malattie di interesse umano e veterinario.