Dopo l’ultimo focolaio di afta in animali domestici, confermato il 31 gennaio 2011 nel villaggio di Gramatikovo, il 19 marzo la Bulgaria ha riportato un ulteriore focolaio (focolaio n. 4) nel comune di Sredets, situato a 7 km dal confine turco e 42 km a ovest dal villaggio di Gramatikovo.
In un gruppo di 140 bovini da carne allevati in un area recintata di 400 ettari, nel corso delle ispezioni cliniche routinarie, sono state osservate salivazione e lesioni alla bocca e ai piedi di 3-4 giorni.
La presenza di virus aftoso nelle lesioni è stata confermata tramite PCR, mentre gli animali campionati sono risultati sierologicamente negativi.
Tutti gli animali afto-sensibili nel raggio di 3 km dall’allevamento infetto (197 bovini, 33 pecore, 173 capre) saranno abbattuti e distrutti e quelli nella zona di sorveglianza (3-10 km, 991 bovini, 959 pecore, 513 capre, 60 suini) saranno esaminati.
L’analisi molecolare del virus responsabile dei casi di Afta in Bulgaria ha dimostrato una stretta correlazione con i ceppi contemporaneamente circolanti in Turchia e in Iran, come riportato nella lettera allegata, pubblicata su Veterinary Record.