LE CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI IN TERAPIA CELLULARE

Al via i lavori del “Gruppo di Lavoro finalizzato all’approfondimento ed alla elaborazione di linee guida inerenti i requisiti tecnologici, strutturali ed organizzativi per l’esercizio delle attività sanitarie riguardanti l’utilizzo delle cellule staminali in Medicina Veterinaria” cui partecipa anche l’IZSLER.

Sino ad oggi il ricorso alle cellule staminali in Medicina Veterinaria è stato realizzato secondo due differenti finalità:
1) sperimentazione su modello animale effettuata al fine di accertare l’efficacia delle cellule staminali in terapia umana (modello pre-clinico);
2) impiego delle cellule staminali nella rigenerazione dei tessuti animali danneggiati (terapia cellulare).
L’interesse è attualmente limitato alle specie equina, felina e canina ed il campo applicativo è quello ortopedico (tendino-legamentoso, cartilagineo osteo-articolare). Tuttavia, mancando una normativa di riferimento, l’impiego delle cellule staminali in ambito veterinario avviene a discrezione degli operatori del settore.
Per ovviare a questa problematica, il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini (comunicato n°583 del 9 Dicembre 2009), ha istituito un Gruppo di Lavoro finalizzato all’approfondimento ed alla elaborazione di linee guida inerenti i requisiti tecnologici, strutturali ed organizzativi per l’esercizio delle attività sanitarie riguardanti l’utilizzo delle cellule staminali in Medicina Veterinaria.

Nella prima riunione del Gruppo di Lavoro presso il Ministero della Salute il 15 Febbraio. sono state delineate le direttrici che dovranno essere perseguite per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
 determinare i parametri qualitativi necessari per accertare l’innocuità e l’efficacia delle cellule staminali;
 stabilire i criteri di tracciabilità delle cellule staminali allestite e distribuite;
 delineare le caratteristiche infrastrutturali dei laboratori che saranno autorizzati alla preparazione delle cellule staminali;
 definire le tipologie e le caratteristiche delle cellule staminali che potranno essere utilizzate;
 identificare le forme patologiche e le specie in cui potrà essere adottata tale applicazione terapeutica.

E’ apparso evidente sin dalle prime battute come gli obiettivi proposti non potranno essere perseguiti in breve tempo; tuttavia, tale iniziativa rappresenta un primo passo volto a disciplinare le attività terapeutiche basate sui sistemi biologici viventi e sino ad ora non sottoposte ad alcuna regolamentazione.