Il virus della Porcine Reproductive and Respiratory Syndrome (PRRSV), classificato nella famiglia degli Arteriviridae, ordine Nidovirales, è l’agente eziologico di una patologia che causa rilevanti danni economici negli allevamenti suinicoli. Dopo l’identificazione dell’agente eziologico in Olanda nel 1991, la presenza dell’infezione sostenuta da questo virus è stata rivelata negli allevamenti suinicoli di molti Paesi.
Caratteristiche del virus sono un’ampia variabilità genetica ed antigenica, principalmente nella regione ORF5, e la persistenza negli animali dell’infezione. I quadri clinici più frequenti ascrivibili a PRRSV sono riferibili ad insufficienza respiratoria nei suini all’ingrasso e turbe riproduttive nella scrofa.
Durante la prima sessione i relatori si sono particolarmente soffermati sulla mancanza di efficacia delle misure di controllo (vaccinazione ed interventi di biosicurezza interna/esterna) e su come siano necessari ulteriori approfondimenti sul meccanismo patogenetico che coinvolge il ciclo virus-ospite al fine di contenere i danni economici causati da questo agente patogeno. Il Prof Enrique Mateu ha presentato alcune sue esperienze di infezioni sperimentali eseguite presso il CReSa di Barcellona, dalle quali è emerso quanto sia importante una corretta comprensione dell’interazione tra il virus ed il sistema immunitario.
La seconda sessione della giornata è stata dedicata alla presentazione dei metodi di laboratorio routinariamente impiegati per la diagnosi di questa malattia (Reazione di PCR e Test Immunoenzimatico) con particolare riferimento alle informazioni che queste metodiche possono fornire ai veterinari di campo nella pratica quotidiana. Inoltre, è stato dato ampio spazio all’approfondimento di tutte quelle procedure che dovrebbero essere effettuate in allevamento per cercare di evitare l’ingresso di nuovi “ceppi” virali che potrebbero destabilizzare l’equilibrio già molto precario del sistema immunitario del suino.