La globalizzazione e la circolazione virale in Paesi confinanti con l’UE comportano un reale rischio epidemiologico per la sua introduzione nei Paesi della Comunità; ne sono esempi concreti le incursioni prontamente controllate in Italia e in Grecia negli anni 90 e la devastante epidemia inglese del 2001. E’ quindi rilevante e strategico che gli operatori del Sistema Sanitario Nazionale siano preparati a riconoscere e gestire eventuali situazioni di emergenza legate al sospetto o alla conferma della malattia; in conformità con quanto previsto dalla legislazione di riferimento (Council Directive 2003/85/EC).
Presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna ha sede il Centro Nazionale di Referenza per le Malattie Vescicolari, che annovera tra i propri compiti istituzionale anche la Formazione. In data 7 maggio 2009 è stata organizzata presso la Sala Convegni Capretti del Centro Formazione Artigianelli una giornata di aggioramento sull’afta epizootica.
Nella prima parte del corso sono stati forniti aggiornamenti sulla situazione epidemiologica nel mondo con una valutazione delle aree a rischio. In considerazione del fatto che i veterinari impegnati sul territorio, da anni, non vedono più le manifestazioni tipiche della malattia, alcuni interventi sono stati supportati da materiale fotografico e filmati. Sono state discusse le applicazioni diagnostiche idonee alle diverse finalità (conferma, sierosorveglianza, stato immunitario, differenziazione vaccinati-infetti), sia in situazioni di laboratorio che di campo.
La seconda parte della giornata è stata dedicata alle misure di eradicazione della malattia e particolare attenzione è stata riservata alle misure innovative introdotte nella legislazione di riferimento, come la vaccinazione di emergenza. Il dott Aldo Dekker, Chairman del Research Group della EUFMD Commission, ha riportato l’esperienza pratica olandese nell’applicazione della vaccinazione di emergenza.